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Aggiornamento di stato

LO SAPEVATE CHE: 
 
il prezzo dei carburanti dipende da vari fattori tra i quali: il costo del prodotto, compreso il guadagno delle compagnie petrolifere; il costo della sua raffinazione e del suo deposito costiero; il costo per il trasporto primario e secondario, per il deposito interno e lo stoccaggio; le spese di imposte e di ufficio, le accise, l'Iva e il guadagno del gestore; 
 
le accise, tasse che lo Stato applica sui carburanti di per sé soggette ad Iva, pesano oggi per il 52 per cento sul costo dei carburanti; 
 
sul prezzo attuale della benzina gravano ancora oggi accise applicate per cause poi cessate, ovvero: 
nel 1935 1,90 lire (0,001 euro) per la Guerra in Etiopia; 
nel 1956 14 lire (0,007 euro) per la crisi di Suez; 
nel 1963 10 lire (0,005 euro) per il disastro del Vajont; 
nel 1966 10 lire (0,005 euro) per l'alluvione di Firenze; 
nel 1968 10 lire (0,005 euro) per il terremoto del Belice; 
nel 1976 99 lire (0,051 euro) per il terremoto in Friuli; 
nel 1980 75 lire (0,039 euro) per il terremoto in Irpinia; 
nel 1983 205 lire (0,106 euro) per la missione in Libano; 
nel 1996 22 lire (0,011 euro) per la missione in Bosnia; 
nel 2004 39 lire (0,020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri; 
nel 2005 0,005 euro per acquisto di autobus ecologici; 
 
a queste accise ne sono state aggiunte recentemente altre di seguito elencate: 
nel 2011 0,020 euro per il fondo unico per lo spettacolo; 
nel 2011 0,040 euro per l'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica; 
nel 2011 0,0089 euro per l'alluvione su Liguria e Toscana; 
 
con il decreto cosiddetto «Salva Italia» si è introdotta una nuova accisa sul prezzo della benzina di 9,9 centesimi che contribuisce a determinare una situazione unica nel panorama europeo (ad eccezione della Grecia che nel 2010 ha visto aumentare il costo della benzina di 34 centesimi al litro e del gasolio di 15 centesimi al litro): nel 2011 in Italia la fiscalità di base - accisa + Iva sull'accisa - è aumentata di 0,175 euro/litro per la benzina e di 0,210 euro/litro per il gasolio; 
 
secondo i dati dell'ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori), di fronte ad una diminuzione del prezzo del petrolio al barile dal 2008 ad oggi - stimata di 48 dollari, cioè 19 euro - non si è assistito ad una parallela diminuzione del prezzo del carburante al consumo, fermo restando che il guadagno del gestore è fisso e lordo, perciò non influenzabile dal prezzo di vendita; 
 
poiché secondo la Coldiretti l'86 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma, gli aumenti dei costi del carburante rischiano di incidere in modo sostanziale sul prezzo dei beni di largo consumo, contribuendo a rafforzare la contrazione dei consumi, dunque il blocco di una possibile ripresa economica -:
 
ergo:
 
CI SIAMO ROTTI LE BALLE DI PAGARE SEMPRE E SOLO NOI!!!
BENZINA